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Benvenuti nel sito di Lucio Vranca

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                                                                        GIOCHI D'INFANZIA
Quando non c'erano ancora la televisione e la radio; quando i giocattoli erano frutto della fantasia; quando, per necessità, le ragazzine, imparavano a cucire, a ricamare, a rappezzare gli indumenti logorati dall’uso, altri ragazzi riuscivano a trascorrere buona parte del loro tempo tenendo in esercizio la mente con giochi di gruppo, di società, individuali, esercitando giochi intelligenti.   

L’imitazione della mamma (câ-pupa î pezza), i lavori dei “grandi“ (per es. il dottore…), erano i giochi preferiti prevalentemente dalle bambine.  Ê funneddi, â ncàgghia, ê cciàppi, â strùmmula, ô zzuddu, â fella ecc. erano i giochi maggiormente praticati dai maschietti nei periodi estivi.

Nelle lunghe serate invernali ci si stringeva attorno ô scarfaturi[1] per ascoltare i racconti (i cunti); per ripetere le filastrocche; giocare a-vvola-vola u puòrcu, a pizzi-pizzànguli ecc. Nel periodo di carnevale era divertente provare a indovinale i cosiddetti nniminagghi (indovinelli) molti dei quali (chiddi vastasi) avevano un doppio senso ("… tu attuppiti l’auricchi…!" -  diceva la nonnina ai bambini che ascoltavano).

Ricordo, nel periodo della raccolta del grano (nna pagghera di Liborio û pantanaru), quanto era divertente pistari â pagghia (calpestare la paglia). Era la festa di quanti abitavano nel quartiere.

I giochi di gruppo e le alleanze facilitavano i rapporti sociali. Si radicavano le vere amicizie; le fratellanze che, ancora oggi sono forti, continuano a vivere nel rispetto e nell’assoluta reciproca stima.  


[1] Attrezzo domestico a forma di calotta, fatto di stecche di legno sistemate a reticolo, per poggiarvi sopra i panni ad asciugare.

DESCRIZIONI DEI VARI GIOCHI

(Dal libro di Enzo Romano "Muddicati")

 

 strummula ca lazzata

 STRUMMULA  ( Uno dei tanti giochi d'infanzia che andavano per la maggiore in tutte le strade di Mistretta)
A FELLA A PUPA A SCRICCHIULA A TRI-TRI SCARICANI' A-LL'AMIENNULI ATTINTARATTINTARANI'
E CCIAPPI E FUNNEDDI CUZZULUNI MITRI MITRI E PETRI MANU MODDA O RRUMMULUNI
PI SQUAGGHIÀR'U CHIUMMU - SUPR'A CASA R'A GNA-CCICCA PIZZI-PIZZANGULI PUMU RRUSSU RRUME’

SAMPUGNA, SAMPUGNEDDA - URDICA, URDICHEDDA

PILIPICCHI E-PPILIBBADDI TI LU VINNU A-FFIRRICUCCU ?

VAVARUZZIEDD'Î-BBECCU

ARTICOLI

Gli articoli sottoelencati sono stati   pubblicati da "Progetto Mistretta".

Li ho voluti scrivere per ricordare momenti di vita vissuta; per raccontare alcune attività non più praticate; per non dimenticare i momenti aggreganti  della mia adolescenza; per ricordare i miei genitori; per OMAGGIARE, ancora una volta, Mistretta.

 

 Gli articoli sono a disposizione dei miei alunni e di quanti vogliono utilizzarli per eventuali ricerche. E' doveroso e rispettoso, da parte loro, citare la fonte.

A FESTA RU DDAPPU

 

MISTRETTA CHE BRILLA DI VITA SUTTA U SCAPPULARU  - “A festa ru ddappu”

A FORGIA E U FURGIARU

 

TRA FORGIA, FURGIARU E CHIAVITTIERI

A LISCI'A

A LISCÌA

ALLA RICERCA DEL BUON GUSTO

 

LA DITTA LUTRI ALLA RICERCA DEL BUONGUSTO

ARTICOLO SUL CIMITERO

 

IL CIMITERO: MUSEO D’ARTE E VILLA TRA I SEPOLCRI

INCONTRO CON EUGENIO BENNATO

GLI “AMICI DEL CANTO POPOLARE”ALLA CONQUISTA DEI NEBRODI E DELLE MADONIE

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DANCING 1000 LUCI...? UN BEL RICORDO..!

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IL LEGNO: INTERVISTA AD UN ARTIGIANO

IL LEGNO, ESPRESSIONE DI UN PASSATO VITTIMA DEL PROGRESSO

LA BANDA TRA LA FOLLA DIETRO IL SANTO

 

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LA COLTIVAZIONE DEL LINO

 

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LE SERENATE

 

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MISTRETTA, COM' E' CAMBIATA..!

 

MISTRETTA.....COME E’ CAMBIATA...!

PETTINARSI I CAPELLI SI..! TAGLIARLI MAI...!

 

PETTINARSI I CAPELLI, SI…!…TAGLIARLI, MAI..!

SERENATA DI QUARTIERE

 

SERENATA DI QUARTIERE

SOCI DISUGUALI

 

I SOCI NON SONO TUTTI UGUALI

U CARTIDDARU

 

U CARTIDDARU

UNA VITA TRA MISTRETTA E PALERMO

 

UNA VITA TRA PALERMO E MISTRETTA (Per ricordare Biagio Valenti)