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UN MERAVIGLIOSO REGALO DI TOTUCCIO CURRERI

 

Finale 20 maggio 2015


Conosco Totuccio Curreri sin dalla fine degli anni ’60. Suonavo con lui, nel gruppo musicale The Riders (I cavalieri), la tromba, strumento che mi permetteva di affrontare il pubblico con degli accattivanti assoli che Tutuccio impreziosiva con le sue capacità tecnico-espressive  di altissimo valore musicale. Riempiva i brani di una sonorità armonica trascinante per cui mi sentivo sicuro, protetto dalla sua abilità e la resa era quella che colpiva la gente.

Dal 1968 al 1973 abbiamo vissuto insieme un’esperienza meravigliosa non solo a Mistretta e Cefalù, ma anche all’interno del “Club Mediterranee” e in molte località della provincia di Palermo e Messina. Queste esperienze mi hanno offerto l’opportunità di conoscere il mondo della musica leggera con i suoi protagonisti (Lucio Dalla, Wes e Dory Ghezzi, Rosanna Fratello, Michele, Anna Identici, Wilma Goich, Orietta Berti, Donatella Moretti, Lolita, Anna Marchetti, Carmen Villani ed altri). Per quanto detto, devo ringraziare lo straordinario musicista e amico Totuccio che mi ha arricchito di valori musicali e mi ha fatto crescere nella più assoluta essenzialità.

L'eccellente musicista mi è rimasto nel cuore per la sua modestia, per le sue qualità morali, per la bontà d'animo e per la straordinaria capacità di esecuzione che ha acquisito con tutti gli strumenti che era in grado di suonare: è divenuto il musicista da prendere come esempio, l'idolo, il mito di mio figlio Giuseppe, di cui sono orgoglioso per aver intrapreso, con serietà, la strada della musica.

Un giorno, oltre a saper suonare la tastiera, la chitarra, il basso elettrico, la fisarmonica, la batteria e, a volte, i bicchieri di cristallo che diventavano note musicali, Totuccio ha espresso il desiderio di imparare a suonare la tromba. Mi sono limitato a fargli capire la tecnica per emettere il suono e la posizione della scala cromatica. INCREDIBILE, dopo appena quindici giorni il "fenomeno" mi ha fatto sentire un breve brano jazzato. Un salto di gioia mi ha subito fatto capire che si stava avverando un mio sogno: duettare con Totuccio... e così è stato. Un'altra prova, questa, della sua straordinaria capacità intellettiva e musicale.

Ogni tanto vado a trovarlo con immenso piacere e i discorsi cadono sempre sulle esperienze maturate nei luoghi a noi cari. Totuccio non si è dimenticato dell'esperienza vissuta a Mistretta; non ha mai dimenticato l'affetto che i mistrettesi nutrivano nei suoi confronti. L'ineguagliabile esecutore rappresenta ancora oggi, per i mistrettesi, il simbolo della modestia, della discrezione, della bravura; il ricordo di una meravigliosa meteora musicale, i cui segni lasciati sono e rimarranno indelebili.

Prima di entrare nel merito del gradito omaggio voglio aggiungere che“Totuccio, nel ricordare suo padre a dieci anni dalla sua scomparsa,  il 5 ottobre 2008 nell'Atrio del Palazzo Vescovile di Cefalù, ha stupito e toccato la sensibilità di quanti erano presenti: un ricordo che mi ha lasciato il segno. Ma la commozione, in questi casi, non è soggettiva perchè le splendide esecuzioni, dai passaggi armonici vellutati, vanno dritte al cuore, al cuore delle persone sensibili, quella sensibilità di cui era colmo il padre di Totuccio.

Ereditare l’aspetto tecnico della musica è cosa importante ma marginale; ereditare, invece, i buoni sentimenti, i buoni propositi, la capacità creativa delle armonie e delle parole che sanno di poesia, vuol dire amare le cose e le persone care per donare loro le meraviglie incantevoli della musica per affascinarli di  dolcezze melodiose” (L.Vranca)

Entrando nel merito del regalo che Tutuccio mi ha fatto, devo dire che, grazie alla mia umile competenza musicale, ho scritto diverse canzoni per gruppi musicali e folkloristici ed ho sempre avuto il desiderio di sentire cantare una mia canzone da Totuccio Curreri non perchè ha la voce più bella del mondo, ma perchè è la voce di un caro amico che ho sempre ammirato, stimato e apprezzato per le sue capacità musicali e morali.

Nonostante il rapporto d’amicizia che ci ha sempre legati, non gli ho mai parlato di questo mio desiderio per non distoglierlo dai suoi impegni. Ma la voglia di chiederlo non è mai scemata, pertanto, in occasione delle feste natalizie del 2014, ho, finalmente, espresso la mia richiesta. Si leggeva negli occhi di Tutuccio una sorprendente espressione che subito mi ha tranquillizzato.

E’ passato poco tempo, un breve periodo dopo il quale ho ricevuto, prima la registrazione strumentale e dopo il file completo equivalente all’esaltazione di gioia. Quella serenata dal titolo Dammi lu cori” è diventata una vera canzone. Quella semplice espressione poetica e musicale è divenuta il canto d’amore che io mi aspettavo di sentire. Non nascondo il mio stupore e la mia emozione nell’ascoltare la voce dell’amico Maestro Totuccio Curreri. Era questo il mio desiderio, un sogno, finalmente, realizzato.

Il mio sembrerebbe un discorso infantile ma credo che ognuno di noi, spesse volte, rimane legato alle cose semplici, alle proprie creazioni. Se poi queste genuine unicità sono intrise di amicizia allora si avverte l’esplosione dei valori che sono l’essenza dell’essere umano.

Grazie Totuccio, conserverò questo tuo regalo nel cassetto dei ricordi più belli.

Lucio Vranca    

     

Fig.1 : Interno del club Club Mediterranee con il sottoscritto, Pippo Lo Monaco, Totuccio Curreri, Pino Maniaci e   

           Saverio Monte.

Fig. 2:The Riders (prima formazione). Alla chitarra Saverio Monte, alla tastiera Totuccio Curreri, alla tromba Lucio

           Vranca, alla batteria Pino Maniaci e al basso elettrico Pippo Lo Monaco.

Fig. 3: The Riders - I cavalieri – Seconda formazione. Alla chitarra Raverio Monte, alla tastiera Totuccio Curreri,

           alla  tromba Lucio Vranca, alla batteria Enrico Guarnera, al basso elettrico Mario Cicio.

 

ANTICHI E RECENTI RICORDI DEDICATI A TOTUCCIO CURRERI, IL MUSICISTA

 

- Una straordinaria foto scattata il 14/07/1980 nel Villaggio Med di Caprera (una gradita sorpresa di un suo amico che ha vissuto la stessa esperienza)

 

 

 

"Dammi lu cori"

una serenata che ho scritto nel 2008 per "L'Allegra compagnia", cantata dal grande Totuccio Curreri...

 

Un meraviglioso graditissimo regalo

Testo Musica Voce

 

- Un grande dono dal profondo significato umano che mi ha commosso.

- Un'amicizia satura di ricordi, impregnata di musica e rispetto

 

 

OMAGGIO A VINCENZO CURRERI PADRE DI TOTUCCIO

 

 

Articolo pubblicato dal giornale telematico madonielive

 

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