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MIMOSE A MISTRETTA

Dino Porrazzo, con la collaborazione dell'Associazione Progetto Mistretta  e la Pro Loco, ha organizzato la festa della donna dal titolo "Mimose a Mistretta".

  Manifesto - Invito - Auguri - Festa della donna - Filmati

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     Le opere esposte dagli artisti:

      Giusy Manno

                Maria Gazia Vaccaro

                                          Liria Ribaudo

                                                            Anna Valenti

                                                                           Marianna Tita

"Fiato alle trombe, Turchetti.!" (a cura della Pro Loco)

Qualche immagine particolare

    Le immagini dello spettacolo serale

Il servizio giornalistico di telemistretta

 

Dino Porrazzo, con la collaborazione della Pro Loco e dell’Ass. Progetto Mistretta, ha organizzato la festa della donna. L'aula magna della Scuola media si è trasformata in un auditorium che ha faticato ad ospitare un numero elevatissimo di spettatori.

Ancora una volta Dino Porrazzo ha rovistato nel contenitore dei telenti amastratini per farli emergere, per farli conoscere, per presentarli al pubblico locale che ha mostrato di apprezzarli. Mistretta ha rivelato, ancora una volta, la ricchezza delle potenzialità umane e artistiche. Porrazzo è riuscito ad a mettere insieme, in uno spazio limitato ed in tempi stretti, la creatività artistica, canora, strumentale-musicale ed, infine, il racconto e la poesia.

La serata, introdotta e commentata da Peppino Ciccia rappresentante di Progetto Mistretta ed il Presidente dell’Ass. Pro Loco Riccardo Zingone, è stata presentata da Lucia Porracciolo con professionalità e con una straordinaria capacità di sintesi indispensabile in una serata ricchissima di interventi. A collaborare con la presentatrice non poteva mancare Telemistretta e Onda TV che hanno sigillato, nella memoria digitale, l’evento che sarà visibile nei futuri montaggi video dei bravi tecnici dell’emittente televisiva.

Tutta la serata si è svolta all’insegna della donna protagonista assoluta dell’incontro ricco di allegria, arte, musica, canto: una splendida aggregazione culturale che ha lasciato il segno.

I brani musicali, che sono stati il prologo e l’epilogo, sono stati eseguiti con le trombe da  Lucio e Giuseppe Vranca. Due esibizioni applaudite anche perché le melodie dedicate alle donne sono state proposte da due musicisti amastratini di opposte età: il padre e il figlio. Tutto ciò ha destato curiosità ed ammirazione. Tra il primo e l’ultimo brano, il “pacchetto” culturale, che è stato presentato al pubblico, si è mostrato subito ricco di contenuti culturali: le poesie  e i racconti e sono stati letti e recitati dagli autori che hanno messo in risalto la loro notevole capacità espressiva. I canti, le esibizioni dei gruppi, l’interpretazione strumentale, i saggi ginnico-sportivi e quant’altro ha riempito la serata, sono stati incorniciati da una mostra d’arte di autori amastratini emergenti ed affermati.

Così la “città di pietra” si è mostrata al mondo soddisfatta ed orgogliosa di ostentare le ricchezze umane capaci di riempire di gioia ogni angolo testimone della sua storia. 

Chi vi scrive è orgoglioso di essere mistrettese e lieto di aver dato un suo piccolo contributo culturale/musicale proprio perché innamorato della "Regina dei Nebrodi".

E’ certo che la città è viva, ricca di talenti, ma è altrettanto certo che gli spazi per sviluppare e fare emergere detti talenti, sono limitati. Si propone, senza clamori, l’indispensabile, vecchio e glorioso “Cine teatro Odeon” per il quale bisogna fare di tutto per restituirlo ai cittadini desiderosi di avere un luogo ove potenziare il valore dell’arte nella sua complessità

Tornando alla serata e ai suoi protagonisti, bisogna soffermarsi sui singoli talenti che hanno avuto il coraggio di sottoporsi al giudizio dei presenti.

Mariangela Biffarella che ha letto in modo eccellente e con straordinaria abilità,  “Il guscio” tratto dal libro “Sommesse voci della mia terra” . Ha recitato, inoltre, 2 poesie dal titolo “ Il sapore di un sogno” , “Il giorno dei sensi”                                                        

Graziella Di Salvo, scrittrice e poetessa affermata, ha letto il racconto “Il fermaglio con il fiori pannolenci” e recitato 3 poesie dal titolo “Ultima nota”, “Il buio della sera”, “Nun c’è ca sugnu prisintusa” .

Di Viviana Villardita il racconto “La pianista e il poeta” letto da Sebastiano Lo Iacono.

Di Nina Valenti due poesie lette da Sebastiano Lo Iacono.

Lucia Dolcemaschio ha interpretato con il clarinetto, evidenziando una spiccata capacità espressiva e tecnica degne di considerazione, l’op. 87 di Arnold Malcom.

Nella Seminara ha letto un suo racconto dal titolo “L’orologio della piazza”.

Valentina pettineo ha splendidamente interpretato due canzoni mettendo in evidenza ottime capacità vocali esaltate dalla gestualità.

Maria Porracciolo ha letto due sue poesie con intensa passione, coinvolgendo i presenti.

E’ seguito il saggio di un gruppo di ragazze appartenente alla Scuola di danza “Atletica amastratina  

Sebastiano Insinga  ha recitato egregiamente una poesia di Lucio Vranca dal titolo “Donna, dolce creatura” e letto un racconto di Liria Ribaudo Il carrozzone”

Giuseppina Accidenti ha recitato un dialogo teatrale di Nino Martoglio dal titolo”Amuri di fimmina e amuri di matri”

Giuseppe Ciccia ha letto, emozionando, “Divina gloria” di Sandra Carresi

A seguire, il saggio di un gruppo di ragazze appartenente alla Scuola di danza  Free to dance” .

Angela Ribaudo ha sbalordito i presenti recitando un monologo tratto da Medea di Euripide

Sebastiano Lo Iacono, in ricordo di G. Idolo, ha letto la poesia della regina di Maria Josè, ultima regina d’Italia

 Tutti i brani sono stati sostenuti da un sottofondo musicale curato ed eseguito da Giuseppe Vranca con la collaborazione di Agnese Portera che, durante la serata,  ha eseguito due pezzi solistici dal titolo “Giochi proibiti” e “ Michelle”( il maestro ha accompagnato l’allieva).

Non si può finire la cronaca della serata senza parlare di alcune interpretazioni che hanno toccato il cuore.

Giuseppina Accidenti, Angela Ribaudo, Sebastiano Lo Iacono, Peppino Ciccia e Sebastiano Insinga hanno dato prova, ancora una volta, di una straordinaria capacità interpretativa capace di trascinare l’ascoltatore in un tunnel ricco di emozioni forti dall’eloquenza travolgente. Non si può dire, dunque, che la poesia è noia se chi la recita riesce a trasmettere le giuste emozioni, riesce ad esaltare e dar valore alle creazioni che sono la sintesi dei sentimenti umani.

Un ringraziamento va rivolto, infine, a Dino Porrazzo, vulcano traboccante di idee, per la passione che mette nel portare avanti le numerose iniziative che vanno, in ogni caso, sostenute.

Lucio Vranca

  

 

Il brano è eseguito da Lucio e Giuseppe Vranca

 

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